Si può restare davvero sconnessi per un giorno? È la sfida che sta alla base del Sconnessi Day che si celebra il 22 febbraio. Sconnessi Day Si tratta di una giornata nazionale che celebra l’importanza di disconnettersi dal mondo digitale e riconnettersi alla vita reale almeno per un giorno. Libri, sport, attività all’aria aperta o in casa: tutto ciò che permette di scollegarsi e riappropriarsi del proprio tempo libero! Un’operazione di digital detox di 24 ore per liberarsi di smartphone e computer e prendere consapevolezza di come la connessione a Internet impatti e influenzi la quotidianità di ciascuno. Che cosa fare? Essere sconnessi non significa necessariamente fare qualcosa. A volte annoiarsi un po’ non guasta!Però esistono sicuramente attività che possono aiutare a stare bene, senza schermi e messaggi. Ottimo per l’umore e per la mente. Facendo riposare il cervello e trascorrendo del tempo all’aperto si contribuisce a migliorare la memoria.…
In inverno come si fa a correre, saltare, giocare all’aperto? Queste attività, già nei primi anni di vita, permettono lo sviluppo delle capacità motorie e dell’agilità dei più piccoli. Come si può quindi favorire lo sviluppo motorio del bambino nel periodo invernale? L’ideale per permettere ai più piccoli di divertirsi negli ambienti al chiuso, senza però rinunciare all’intrattenimento e al divertimento, è utilizzare giochi pensati per stimolare il movimento e lo sviluppo psico-fisico del bambino. Con questa idea in mente e con un’esperienza di più di dieci anni alle spalle, Family Nation (https://www.family-nation.it/), il portale e-commerce di prodotti per bambini, ha realizzato i primi tre articoli della nuova linea di giochi ispirata alla filosofia montessoriana. Si tratta di giochi in legno di alta qualità e curati nel design, che aiutano i bambini a sfruttare al meglio tutti gli ambienti di casa per sviluppare competenze motorie e agilità anche nei periodi…
La scuola sta per cominciare: pronti per la campanella di inizio anno? Per i più piccoli, che per la prima volta prendono posto tra i banchi di scuola, si tratta sicuramente di un momento molto emozionante e significativo nell’apprendimento. E noi genitori, che insieme a loro viviamo questo grande passo, spesso ci chiediamo: come prepararli all’ingresso nella scuola dei “grandi”? Vi riporto qui 8 giochi divertenti ed educativi per insegnare ai più piccoli a scrivere e fare i calcoli by Dal Negro (https://shop.dalnegro.com/). Maxi Lavagna Learn & Play: è il gioco preferito da bambini e genitori perché perfetto per le attività di apprendimento e per sviluppare la parte artistica e creativa dei più piccoli. La Maxi Lavagna, double face con cavalletto, può essere utilizzata per imparare a scrivere e disegnare sia con i gessetti sia con i pennarelli. Oltre alle due tavole da disegno, il gioco ha un orologio che…
Chi ha detto che non ci si possa divertire con l’ortografia? L’inizio della scuola si avvicina e per molti bambini anche il pensiero di studiare la grammatica e l’ortografia (questa sconosciuta!), scoraggiati dalle troppe regole e frustrati dalle molte casistiche che non riescono a memorizzare. Iniziare da piccoli a “maneggiare” l’ortografia può aiutare molto i nostri figli e ho trovato questo bellissimo progetto ideato da Quid+ (www.quid-plus.com), la linea editoriale dedicata ai bambini nella fascia d’età 0-7 anni firmata da Gribaudo, parte del Gruppo Feltrinelli. Si chiama “Il Rubasillabe” ed è un Kit didattico sviluppato a partire dal metodo fono-sillabico, che propone ai bambini in età scolare giochi e attività per aiutarli a memorizzare la corretta ortografia dei suoni più difficili, attraverso il divertimento, imparando dunque… quasi senza accorgersene! “Con l’inizio della scuola primaria e le attività di apprendimento della letto-scrittura il bambino affina la sua competenza linguistico-comunicativa”, spiega Barbara…
Vi voglio raccontare una riflessione che ho fatto sul Carnevale. Ieri, mentre tornavo a casa dopo il lavoro, mi sono seduto sulla metropolitana accanto a una giovane donna, che parlava al telefono.Visto il tono di voce (!) era inevitabile sentire quelle che diceva a questa amica, che alla fine del mio viaggio era diventata un po’ anche mia amica…come se la conoscessi da tempo! 🙂 Le due chiacchieravano dell’imminente Carnevale: che cosa fare, dove andare, come gestire i figli e…problema principale…quale costume comprare!Sì, perché l’importante – da quello che ho capito – era che il costume di carnevale fosse bello, alla moda e acquistabile già fatto a qualsiasi prezzo. Non bisognava perdere tempo e fare fatica.Le due si dicevano: “Lo compriamo, glielo mettiamo e li portiamo in qualche posto con l’animazione così noi possiamo chiacchierare con calma”. E giù di risatine. Io sono l’ultimo a poter giudicare e infatti non…
Potrei dire che la gita all’Oasi di Sant’Alessio mi ha salvato il weekend…perché?Perché, quando arriva il fine settimana e c’è da decidere che fare, le idee non vengono mai.Ma è bastato fare una piccola ricerca su Internet, per scoprire che a neanche mezz’ora di macchina da Milano c’è un posto meraviglioso: l’Oasi di Sant’Alessio, appunto! Questo è davvero uno di quei luoghi dove si può trascorrere una giornata all’insegna della natura e delle scoperte.Vado però in ordine. Ci siamo organizzati, preparando il pranzo al sacco e, zainetti in spalla, ci siamo diretti all’Oasi. Si tratta di un’area naturale protetta situata a Sant’Alessio con Vialone in provincia di Pavia. L’ingresso è situato nel centro del paese, di fronte alla chiesa parrocchiale, e corrisponde all’accesso del castello di Sant’Alessio. Da Milano ci si impiega mezz’ora al massimo. L’Oasi di Sant’Alessio, che racchiude una grande varietà di flora e fauna, è sorta di fianco a una garzaia che si trova quindi all’interno…
29, 30 e 31 gennaio: tradizionalmente sono i giorni della merla. E noi ci siamo proprio in mezzo!Effettivamente, guardando il meteo di questi giorni, tutto torna! Ma come mai si festeggiano proprio questi giorni? Ecco una storia che potete raccontare ai vostri bambini sui giorni che per tradizione sono i più freddi dell’anno. Secondo la leggenda una merla bianca era perseguitata dal mese di gennaio, che allora aveva 28 giorni. Gennaio si divertiva ad aspettare che la merla uscisse dal nido per cercare cibo e ricoprire la terra di freddo e gelo. La merla decise di fare provviste per tutto il mese, ritirandosi poi nel suo nido. Il 28 così la merla, credendo di aver ingannato Gennaio, uscì e iniziò a cinguettare per prenderlo in giro. L’offesa arrecata fu tale che il primo mese dell’anno chiese tre giorni in prestito a Febbraio e li utilizzò per scatenare bufere di neve, vento gelido e pioggia. La…