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Le paure dei bambini in un libro

Mai come oggi, fra mascherine, divisori in plexiglass e distanziamento sociale, i bambini sono esposti a paure che rischiano di condizionare la loro quotidianità. Insegnare ai più piccoli a riconoscere i loro timori senza banalizzarli è il primo passo per renderli più forti e consapevoli. Quid+ (www.quid-plus.com), la linea editoriale firmata da Gribaudo, parte del Gruppo Feltrinelli, ha raccolto nel volume “Tante paure, senza paura” tredici storie dedicate alle “paure più diffuse”, impreziosite dalle illustrazioni di Valeria Abatzoglu. Il libro, a cura dell’autrice Barbara Franco e con la consulenza della psicologa Chiara Bosia, sarà disponibile nelle migliori librerie dal 7 ottobre al prezzo di 16,90 euro. “Provare paura è naturale: è un’emozione viscerale, che ha a che fare con il nostro istinto di sopravvivenza. Spesso, però, ci blocca e non ci permette di guardare oltre”, spiega l’autrice Barbara Franco “Tante paure, senza paura è un percorso, grazie al quale possiamo aiutare il nostro bambino a capire che è naturale provare paura, che ogni persona ha le proprie e che vanno riconosciute e comprese, per arrivare ad…

Figli e genitori: fase 2

Siamo nella fase 2 dell’emergenza Covid-19 e molte cose stanno cambiando. Compreso il rapporto tra figli e genitori.Il Comune di Milano e l’Ordine degli Psicologi della Lombardia hanno pubblicato questo vademecum con importanti indicazioni e consigli per noi genitori con figli tra 0 e 10 anni.Ne riporto integralmente il testo. La seconda fase dell’emergenza apre a nuovi scenari che sottendono paure e timori tipici di un nuovo processo di adattamento. Seppur faticoso, l’isolamento e le restrizioni che lo determinavano sono diventate negli ultimi due mesi il contenitore delle angosce legate al virus e delle spinte verso il mondo esterno, faticosamente silenziabili. Ora che ci troviamo a fare i conti con un contenitore non più così definito, è necessario ripensare ai nostri comportamenti e alle nostre abitudini, sentire e riconoscere i vissuti e le emozioni che questi ulteriori cambiamenti generano. Ancor più come genitori si è chiamati a compiere questo processo…

Bambini a casa? 10 consigli per i genitori

Il tempo in casa sta diventando davvero lungo e i bambini iniziano a diventare insofferenti (come non capirli!). Ecco perché oggi voglio condividere queste informazioni che arrivano dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca. I bambini a casa manifestano agitazione, irritabilità e difficoltà di concentrazione. Questi sono tutti segnali di una frustrazione che i genitori si ritrovano a dover gestire, anche loro spesso occupati tra lavoro e casa oppure inattivi, in attesa della riapertura delle aziende. Cristina Riva-Crugnola è professore associato di psicologia dinamica in Bicocca; da lei arriva qualche consiglio pratico su come gestire al meglio i bambini a casa in questa situazione difficile. Cercare di ri-creare delle piccole routine. Fondamentale per i bambini è avere piccoli momenti a cui potersi attaccare come piccole ancore rassicuranti: “ci alziamo, facciamo colazione, giochiamo..”Incentivare e valorizzare i contatti sociali per attenuare l’isolamento. Per i più piccoli, questo può avvenire attraverso videocollegamenti di saluto con le educatrici, per i più grandicelli…

A Carnevale giocate con i vostri figli!

Vi voglio raccontare una riflessione che ho fatto sul Carnevale. Ieri, mentre tornavo a casa dopo il lavoro, mi sono seduto sulla metropolitana accanto a una giovane donna, che parlava al telefono.Visto il tono di voce (!) era inevitabile sentire quelle che diceva a questa amica, che alla fine del mio viaggio era diventata un po’ anche mia amica…come se la conoscessi da tempo! 🙂 Le due chiacchieravano dell’imminente Carnevale: che cosa fare, dove andare, come gestire i figli e…problema principale…quale costume comprare!Sì, perché l’importante – da quello che ho capito – era che il costume di carnevale fosse bello, alla moda e acquistabile già fatto a qualsiasi prezzo. Non bisognava perdere tempo e fare fatica.Le due si dicevano: “Lo compriamo, glielo mettiamo e li portiamo in qualche posto con l’animazione così noi possiamo chiacchierare con calma”. E giù di risatine. Io sono l’ultimo a poter giudicare e infatti non…

Cerchi una babysitter? Ecco un modo semplice e sicuro

Essere genitori e lavorare? A volte può suonare come una contraddizione. Eppure dovrebbe essere semplice. In Italia non lo è e così ogni giorno tante mamme e tanti papà fanno veri salti mortali per riuscire a conciliare il proprio lavoro con i tempi di una famiglia. Dei bambini in particolare. A volte penso a come sarebbe la mia vita, se non avessi i miei genitori che mi aiutano: io, papà single, che lavora in media 9 ore al giorno, non potrei praticamente fare nulla con le mie figlie.Giusto o sbagliato che sia, una soluzione va trovata. E quindi, se non si ha la fortuna di avere dei nonni disponibili, bisogna chiedere un aiuto, che spesso non è facile trovare.In questo il web ci aiuta con Sitly. Gli italiani che si affidano al web per la ricerca di servizi sono sempre più numerosi, allineandosi al trend a livello mondiale che vede…

Il balletto contemporaneo: una serata speciale

La compagnia Milano Contemporary Ballet diretta da Roberto Altamura torna, al suo quarto anno sulla scena milanese, con il dittico CONNECTIONS – MATERIALI RESILIENTI. Ad aprire la serata sarà la performance creata dai coreografi Roberto Altamura e Vittoria Brancadoro nel 2016, rimontata in una nuova versione per sette danzatori.CONNECTIONS si ispira alla teoria dei sei gradi di separazione, per cui ognuno di noi può essere collegato a qualunque altra persona al mondo attraverso una catena di conoscenze non più ampia di cinque individui. La performance evoca il potere d’attrazione tra i corpi: come singoli atomi, i danzatori viaggiano attraverso lo spazio scenico e l’atmosfera si carica di corrispondenze empatiche. Un vocabolario muto ma ricercato racconta la capacità individuale di catturare attraverso gli impulsi del corpo, entrando in un vortice emozionale e connettivo con gli altri. La seconda parte del programma prevede una performance inedita creata da Loretta D’Antuono per i…

Al ristorante con i bambini (in pace)

Sarà capitato anche a voi di andare al ristorante e dover intrattenere i figli, in modo da evitare schiamazzi o pianti che avrebbero disturbato gli altri clienti.Fin da piccole, Benedetta e Carolina sono sempre venute con me fuori a cena, ma non vi nascondo che insegnare loro a stare sedute, a parlare con un tono di voce accettabile e a mangiare in maniera composta non è stata una passeggiata. Adesso sono nati diversi ristoranti che dedicano ampi spazi proprio ai bambini, che in questo modo si divertono e non diventano noiosi. Vi lascio un piccolo elenco, ma, se ne conoscete altri, scrivetemi! La Fornasetta Questa trattoria porta a fare un tuffo nel passato, con menu con piatti semplici e abbondanti, in un ambiente caldo e familiare. Lo spazio è ampio, adatto anche a grandi tavolate.C’è una sala dedicata ai bambini con giochi. Inoltre è possibile ordinare il menu bimbi a…