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Trama la luce delle stelle Una sera uguale alle altre, in uno sperduto osservatorio astronomico. La luce delle stelle illumina, ma non abbastanza, la piccola comunità di scienziati residenti che si trova alle prese prima con un black-out, forse un sabotaggio, e poi con un cadavere trovato nella sala comune, forse un assassinio: la vittima potrebbe essere caduta da una balaustra, o essere stata spinta. L’osservatorio è isolato, i telefoni sono muti, i cellulari non prendono, i copertoni delle automobili sono stati tagliati e la città più vicina, se si riesce ad attraversare il deserto, si trova a due ore di macchina. Come in una macabra barzelletta, due italiani – Gabriele, che ha appena finito il dottorato, e Pinetta, che ancora lo sta finendo –, un’americana – Samantha, star dell’astrofisica mondiale –, un inglese – Matt, pettegolo come una suocera – e una sudamericana – Mariela, medico dell’osservatorio – si…

“Stai zitta”, edito Le Assassine, è un romanzo di Judy Brown appartenente alla collana “Oltre confine”. La storia si svolge a Borough Park, un quartiere di Brooklyn, fra il 2000 e il 2008/2010 ed è raccontata dalla protagonista, Gittel, alternativamente bambina di nove anni e giovanissima donna. Ci sono quindi un prima e un dopo, delineati dall’amica del cuore di Gittel, Devory, e da una comunità, quella ebraica, che costringe a ferree regole e a una vita con poche prospettive per le donne. Gittel e Devory sono amiche dalla nascita, essendo nate lo stesso giorno, compagne di scuola e vicine di casa. Le rispettive famiglie si conoscono da sempre. Devory è intelligente, sensibile, divertente, ama leggere (cosa non del tutto approvata in una bambina di quella comunità) ed è un po’ ribelle. Ma a un certo punto persino Gittel non riesce a ignorare gli imprevedibili comportamenti di Devory: le improvvise euforie, seguite da cattivo…

“La ferrovia dello Sciliar” è il titolo del libro che ho scelto di leggere a novembre. Si tratta del romanzo di esordio di Andrea Piontkowsky, che da sempre amante della montagna e della natura (geologo di formazione) decide di ambientare questa sua storia proprio in uno dei luoghi più incantevoli dell’Alto Adige, lo Sciliar. Nell’attimo in cui l’uomo ferma il passo per riprendere fiato, in quell’attimo sente in lontananza un fischio, un sibilo prolungato, che sale d’improvviso dal fondovalle. Nel medesimo istante, a pochi metri di distanza, una mucca che sta brucando nel prato solleva la testona, sorpresa dallo stesso suono e indecisa se scappare o restare a metter erba in pancia. In quell’unico, preciso istante è racchiusa buona parte dell’essenza di questa storia” Potrei utilizzare la definizione de “La ferrovia dello Sciliar”: “…un romanzo storico dalle tinte gialle”, anche se a me è sembrato molto di più di un…