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Inauguriamo la nuova sezione dedicata ai libri con un romanzo giallo (il mio genere preferito!) dal titolo “La sedia del custode”.

Si tratta di un libro scritto da Bahaa Trabelsi, giornalista e scrittrice marocchina, che ho conosciuto per la prima volta grazie a ‘Edizioni Le Assassine’, giovane casa editrice curata e gestita da Tiziana Prina.

Casablanca è presuntuosa. Si crede il centro del mondo, il simbolo della modernità e delle ambizioni, ma si perde nel proprio delirio. È cresciuta troppo in fretta: strade e stradine ovunque, nell’anarchia più totale. E quell’arroganza manifesta di ‘io sono la capitale economica, dell’avvenire prospero e il centro del progresso’

È così che Bahaa Trabelsi ci introduce in una sceneggiatura fatta di dettagli marocchini, culture diverse, estremismo e modernità.

La modalità di narrazione è molto particolare: la storia, infatti, ci viene raccontata dalle voci di tre protagonisti: la giornalista, il poliziotto e l’assassino. Ognuno, dal suo punto di vista, ci racconta di sé e, allo stesso tempo, di quello che succede nella trama. Bellissimo espediente narrativo per rendere il racconto interessante e dar la possibilità al lettore di entrare nell’intimo dei personaggi.

La giornalista

La giornalista Rita, ribelle divisa tra due culture (di origine occidentale di padre e musulmana di madre). Divorziata, madre single di Dina che ha cercato di crescere con lo stesso spirito di libertà e modernità che spesso l’hanno opposta alla sua famiglia, in particolare a sua madre. Lotta ogni giorno per i diritti dei più deboli e per la giustizia.

Ho paura. Dell’ignoranza, dell’intolleranza, della violenza e della stupidità. Ho paura di una società che va sempre più verso il fondamentalismo islamico. Mi sento spossessata dell’Islam di mio nonno e della nostra identità

Il poliziotto

Il poliziotto Abid, uomo dal passato difficile, affonda i dispiaceri tra alcool e lussuria. L’incontro con Rita sarà forse una svolta nella sua vita, lenta, ma possibile.

Pensavo di aver vinto l’angoscia. E invece mi prende alla gola e fatico a respirare. Perché ho scelto di fare questo lavoro? L’indagine sulle traversie umane, le atmosfere inquietanti di Casablanca, le volute di fumo blu nei bar, i film di Tarantino, il lato sordido. Ho scoperto con orrore il mio amore per lo squallore della vita

L’assassino

L’assassino: sebbene si sappia fin dall’inizio la sua identità, il personaggio ci stupisce e sconvolge ad ogni apparizione. Giovane originario del Sud del Marocco, dalla sua sedia di custode di appartamenti signorili controlla tutto. Silenzioso, pacifico, un uomo “normale” e nello stesso tempo spietato assassino che firma i suoi delitti lasciando accanto alle vittime messaggi con citazioni tratte dal Corano, interpretate a suo personale ed insindacabile giudizio. È convinto di essere guidato da Dio, la sua missione è di purificare la città da tutti i peccatori e i miscredenti. I colpevoli sono i “nemici dell’Islam, empi, bestie feroci che non rispettano niente” (donne non sposate che restano incinte, che si vestono in modo occidentale, omosessuali, infedeli, ladri, ebrei e adulteri). Per loro l’unica salvezza può essere la morte.

Conclusioni

Prima di lasciarvi alla lettura di questo bellissimo romanzo, vi segnalo un ultimo personaggio che, sebbene laterale, mi ha molto colpito: Dina, la figlia di Rita, che che vive e lavora a Parigi ed è in continuo contatto epistolare con la madre. Sarà lei a regalare al lettore una commuovente riflessione sugli attentati del 13 novembre 2015, vissuti come impotente spettatrice.

La Trabelsi è davvero capace di regalarci differenti emozioni: rabbia, tristezza, impotenza e dolore di fronte a ciò che accade alle vittime, che, attenzione, non sono solo vittime di furia omicida, bensì di violenza di vari generi: l’autrice, infatti, ci presenta molto chiaramente la condizione femminile di sottomissione all’uomo.

Sarà Dina sul finale a lasciare a tutti noi un bellissimo messaggio di speranza:

Mia madre mi ha insegnato la cultura, la diversità, i diritti umani e la libertà. Prometto di non arrendermi, di mostrare e onorare la libertà che mi ha inculcato

Perché in fondo: ”Non c’è da vergognarsi nel preferire la felicità“. Camus, come hai ragione!

Edizioni Le Assassine
Pagine 208
Prezzo brossura € 14,00
ISBN 978-88-94979-08-4
Prezzo eBook € 5,99
ISBN ebook 978-88-94979-09-1

Io l’ho comprato alla Libreria “Il covo della ladra”, in via Scutari a Milano:
https://ladradilibri.com/
https://www.instagram.com/ladradilibri.covodellaladra/

Author

Lavoro nella comunicazione, sono blogger per passione, ma prima di tutto un papà... imperfetto!

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